Thursday, May 27, 2010

Epithelantha micromeris: un nuovo inizio

Il genere Epithelantha (dal greco epi = sopra, thelé = capezzolo e anthos = fiore, per la strana forma delle piante, globose o subglobose, con i fiorellini riuniti in una fossetta apicale) è da sempre uno dei miei preferiti per lo sviluppo contenuto e la ordinata e fitta disposizione delle spine. In passato ne ho anche avuto qualche esemplare che, per motivi che ora non ricordo, non è sopravvissuto.
E così quando la scorsa estate, durante una delle mia "incursioni" da Viridea, scorsi dei frutticini maturi che spuntavano da qualche esemplare adulto in vendita non seppi resistere e ne "prelevai"un paio. Era già il mese di luglio ma io decisi comunque di seminarli, nella speranza che sarebbero cresciuti abbastanza da passare l'inverno. Scelsi il primo vasetto vuoto (in questo caso di yogurt, forato alla base) e li seminai in un substrato poroso. Non misi nessuna copertura artificiale tipo pellicola di cellophane per farli germinare ma li ricoprii semplicemente con del fine ghiaietto per acquari preventivamente sciacquato dalla polvere.
In breve germinarono (ho contato in tutto 18 semenzali) e questo che si vede è l'aspetto delle plantule a neanche un anno di distanza dalla semina. Devo dire niente male!

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